Glossario

Processo di recupero e smaltimento dei rifiuti generati dagli autoveicoli in disuso, come parti meccaniche, carrozzerie e fluidi.

Gestione dei rifiuti prodotti dalle attività di produzione, trasformazione, distribuzione e consumo di alimenti, al fine di ridurre lo spreco e promuovere la sostenibilità.

Processo di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti generati dalle attività agricole, come fertilizzanti, pesticidi, scarti vegetali e di allevamento.

Serie di test e procedure di laboratorio condotti per determinare la composizione chimica dei rifiuti. Queste analisi possono includere la determinazione dei livelli di vari elementi e composti chimici, la presenza di sostanze pericolose o inquinanti e le proprietà fisico-chimiche dei rifiuti, come pH, conducibilità, potenziale redox, ecc. Le analisi chimiche dei rifiuti sono essenziali per la corretta classificazione dei rifiuti, per decidere le migliori opzioni di gestione e trattamento e per garantire la conformità alle normative ambientali e di sicurezza.

Metodo scientifico utilizzato per quantificare gli impatti ambientali associati a tutte le fasi di vita di un prodotto, servizio o processo, dalla culla alla tomba. Ciò include l'acquisizione delle materie prime, la produzione, la distribuzione, l'uso e lo smaltimento. L'obiettivo dell'LCA è di identificare le opportunità per ridurre l'impatto ambientale, migliorare l'efficienza delle risorse e supportare la decisione informata sia a livello di politica che di gestione aziendale. LCA è un componente fondamentale di molte strategie di sostenibilità e di eco-design.

Processo di identificazione, rimozione e smaltimento sicuro di materiali contenenti amianto, una fibra minerale tossica e cancerogena, utilizzata in passato per le sue proprietà isolanti e resistenti al calore.

Ovvero "Accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada". L'ADR stabilisce le norme per il trasporto sicuro di merci pericolose, tra cui i rifiuti pericolosi, per garantire la sicurezza delle persone, delle proprietà e dell'ambiente. Le regole dell'ADR coprono aspetti come la classificazione delle merci pericolose, le esigenze di imballaggio ed etichettatura e i requisiti per i veicoli e i conducenti.

Permesso rilasciato dall'autorità competente che autorizza un'attività industriale ad operare, a condizione che vengano rispettate specifiche norme e requisiti ambientali.

Documento o report che un'organizzazione produce per descrivere e comunicare le sue prestazioni ambientali, sociali ed economiche, in linea con i principi dello sviluppo sostenibile. Il bilancio di sostenibilità può includere informazioni su vari aspetti come l'uso delle risorse, le emissioni di gas serra, l'energia rinnovabile, la gestione dei rifiuti, la diversità e l'inclusione, la salute e la sicurezza dei lavoratori, l'etica aziendale, l'impegno della comunità.

Trattamento e smaltimento dei rifiuti di origine biologica, come scarti alimentari e rifiuti organici, attraverso processi di compostaggio, digestione anaerobica o altre tecniche.

Processo di identificazione, valutazione e rimozione di contaminanti da suolo, acque sotterranee e superficiali, al fine di ripristinare le condizioni ambientali e di sicurezza.

Processo di verifica e riconoscimento del rispetto di specifici standard ambientali da parte di un'organizzazione o di un prodotto. Le certificazioni ambientali, rilasciate da enti accreditati, attestano l'impegno di un'organizzazione nella gestione ambientale e nella sostenibilità. Tra i principali standard internazionali di gestione ambientale riconosciuti vi sono l'ISO 14001 e l'EMAS.

Gestione dei rifiuti che contengono sostanze chimiche pericolose, come solventi, acidi e sostanze tossiche, al fine di prevenirne l'impatto negativo sulla salute umana e sull'ambiente.

Gestione dei rifiuti generati da attività edilizie, come la costruzione, la ristrutturazione o la demolizione di edifici e infrastrutture.

Sistema di identificazione e categorizzazione dei rifiuti in base alle loro caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, al fine di facilitarne la gestione e lo smaltimento appropriato.

Luogo destinato alla conservazione temporanea di rifiuti, prima del loro trattamento o smaltimento finale. Questo periodo di conservazione deve essere conforme a specifici limiti di tempo stabiliti dalla normativa vigente. Il deposito temporaneo è utilizzato per accumulare quantità sufficienti di rifiuti che rendano economicamente sostenibile il loro trattamento o smaltimento, e deve essere gestito in modo tale da prevenire qualsiasi danno all'ambiente o rischio per la salute umana.

Siti destinati allo smaltimento dei rifiuti, progettati e gestiti secondo specifici standard e criteri ambientali per minimizzare l'impatto sulla salute umana e sull'ambiente.

Raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti generati dalla produzione, trasporto e utilizzo di energia e combustibili, inclusi scarti di carbone, petrolio e gas naturale.

Raccolta, trattamento, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti generati da apparecchiature elettriche ed elettroniche obsolete o non funzionanti.

Identificativi numerici assegnati ai diversi tipi di rifiuti secondo l'Elenco Europeo dei Rifiuti (EER). Questi codici, composti da sei cifre, sono utilizzati per classificare e tracciare i rifiuti in conformità con le normative europee e italiane. L'uso dei codici EER facilita la gestione dei rifiuti, compresi la loro raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento, contribuendo a garantire che i rifiuti vengano gestiti in modo sicuro e responsabile.

Programmi educativi e di formazione volti a sensibilizzare e formare individui e organizzazioni sulle questioni ambientali e sulle migliori pratiche di gestione ambientale.